Mestruazioni nella storia: com’era visto in passato il sangue mestruale? Miti e leggende da Aristotele al Medioevo

Abbiamo già raccontato dei miti e i tabù che riguardano le mestruazioni; la maggior parte viene da credenze del passato (nel quale la scienza e la medicina non erano in grado di spiegare vari fenomeni) che sono sopravvissute fino ai giorni nostri.

Per capire meglio da dove arrivano certi miti che riguardano il ciclo mestruale siamo tornati indietro nel tempo: ecco cosa abbiamo scoperto!

Cosa diceva Aristotele delle mestruazioni

Secondo Aristotele sia lo sperma che le mestruazioni erano residui di alimenti che non venivano “cotti” (processati) durante la digestione: nell’uomo il calore vitale era maggiore quindi la “cottura” (il metabolismo) riusciva a trasformarli in sperma.

La donna aveva secondo il filosofo meno calore vitale (la donna era secondo lui difettosa) e quindi non era in grado di trasformare il sangue in seme; il risultato della scarsa “cottura” nel corpo della donna erano quindi le mestruazioni.

Secondo altri medici dell’epoca il sangue mestruale era altamente tossico e per questo, una volta al mese, il corpo femminile lo espelleva. Cosa succedeva però quando le donne andavano in menopausa?

Il veleno (sangue mestruale) rimaneva intrappolato nel corpo e putrefacendosi produceva una serie di vapori tossici che arrivavano fino al cervello e al cuore della donna, facendola a volte impazzire.

Altre volte, però, la donna diventava immune al proprio veleno: il pericolo però rimaneva per tutti coloro che le stavano attorno che potevano prendere il malocchio (i vapori velenosi infettavano gli occhi delle donne in menopausa; dall’occhio i vapori passavano nell’aria e potevano infettare gli occhi altrui).

Le mestruazioni nel Medioevo

Tutte le fantasiose spiegazioni sulla natura delle mestruazioni di cui abbiamo appena parlato hanno trovato terreno fertile per arrivare fino al Medioevo dove diventarono parte integrante della cultura medica e scientifica dell’epoca.

In questi anni (bui), infatti, si credeva che una donna con le mestruazioni fosse in grado di:

  • rovinare il raccolto
  • uccidere piante e api semplicemente con la sua vicinanza
  • rovinare e far arrugginire i metalli solo toccandoli
  • far diventare gli specchi e il marmo opachi
  • rendere i cani rabbiosi
  • provocare la morte di un uomo che si accoppiava con una donna con le mestruazioni durante un’eclissi di luna o durante il novilunio

Inoltre si sconsigliava di fare sesso con donne mestruanti perché eventuali bambini nati da queste relazioni sessuali erano più propensi ad avere malattie come lebbra o epilessia.

Lo zampino della religione

Per quanto bizzare fossero alcune affermazioni riguardo alle mestruazioni, non avevano un obiettivo puramente misogino: ad esempio evitare di avere rapporti sessuali con le mestruanti era consigliato talvolta per minimizzare il rischio che il nascituro soffrisse di lebbra o altre malattie (quindi per garantire la salute del neonato).

Oppure la capacità delle donne in menopausa di trasmettere il malocchio (a causa degli effluvi velenosi scaturiti dal suo occhio) non era un gesto volontario ma una malattia che le donne non potevano controllare.

Tuttavia questa serie di concetti presi dalla medicina e dalla filosofia naturale dell’epoca servirono alla religione per supportare le sue idee (castità) e per fomentare l’ideale di donna mestruante impura imposta dal Levitico:

Levitico 15 [19-24]

19 Se una donna ha un flusso nel suo corpo, e questo è un flusso di sangue, la sua impurità durerà sette giorni; chiunque la tocca sarà impuro fino alla sera. 20 Qualunque cosa su cui si sdraia durante la sua impurità, sarà impura; qualunque cosa su cui si siede, sarà impura. 21 Chiunque tocca il suo letto laverà le sue vesti e si laverà nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. 22 Chiunque tocca qualunque cosa su cui ella si è seduta, laverà le sue vesti e si laverà nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. 23 Se ella si è seduta sul letto o su qualunque altra cosa, quando uno lo tocca, sarà impuro fino alla sera. 24 Se un uomo si corica con lei, la sua impurità passa su di lui, ed egli sarà impuro per sette giorni; e ogni letto su cui egli si sdraia, sarà impuro. 25 Se una donna ha un flusso di sangue di vari giorni fuori del tempo della sua impurità mestruale, o se il flusso continua oltre il tempo dovuto, sarà impura per tutti i giorni del suo flusso impuro, come è nei giorni della sua impurità mestruale.

In conclusione

Leggere ciò che nel passato veniva detto sulle mestruazioni può far sorridere se non fosse che tante di queste credenza sopravvivono ancora oggi, non solo in alcuni Paesi dove chi mestrua è ancora isolata dalla società (a volte rischiando la vita), ma anche in Occidente dove parlare di mestruazioni è ancora tabù e spesso sono le donne stesse a perpetrare questi miti.

La strada per rompere i tabù mestruali è tracciata, ma c’è ancora tanto da fare: diffondere corrette informazioni su questo argomento è l’unica arma che abbiamo a disposizione per insegnare alle generazioni presenti e future l’importanza di lasciare indietro credenze pericolose.

Noi, qui sul blog, avevamo parlato del perché le donne hanno le mestruazioni in un viaggio nella biologia umana partendo delle origini della nostra specie: è un viaggio davvero interessante, lo leggete qui!

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Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

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